La Storia

La nostra scuola: identità, insegnamenti e storia

La storia della scuola

Il nostro istituto si colloca nel Municipio V che è il secondo più densamente popolato di Roma ed è in assoluto quello con la maggiore concentrazione di residenti e minori stranieri. In particolare quattro dei sette plessi si trovano nel quartiere di Tor Pignattara, che negli ultimi 15 anni, con i flussi migratori provenienti in particolare dall’Africa, dalla Cina e dal Sud-est asiatico, il quartiere ha vissuto una rivoluzione demografica che l’ha reso il cuore multiculturale di Roma, un laboratorio di convivenze, con comunità straniere arrivate alle terze generazioni che condividono la scuola, più raramente le attività pomeridiane, con i figli e nipoti dei residenti storici. In questo piccolo pezzo di Roma convincono decine di comunità provenienti da ogni continente, portatori di lingue, visioni del mondo, credenze che si stanno pian piano mescolando. Nonostante le difficoltà che questo processo ha portato con sé, la complessità socio culturale che caratterizza il quartiere è la sua principale ricchezza avendo chiamato la società, compresa la scuola, a nuove forme di sperimentazione per favorire l’integrazione. In particolare la nostra scuola ha dovuto non solo reinventare didattica e metodologie, ma anche sperimentarsi in ruoli alternativi, diventando anche centro di riferimento e ascolto per l’alunno e la famiglia, spazio di incontro e di scambio e luogo di promozione culturale, in collaborazione con numerose realtà che lavorano in tal senso sul territorio. La scuola ha dovuto articolare un’offerta formativa ampia e poliedrica, per dare anche a chi si trova in svantaggio economico occasioni formative e spazi aldilà delle ore curriculari. È evidente quindi che operando in questo contesto l’accoglienza e l’integrazione restano bisogni principali del quartiere per i quali è necessario che la scuola investa risorse economiche, professionalità e progettualità sia nel tentativo di azzerare le difficoltà linguistiche che possono rappresentare una barriera per il percorso di alunni neoarrivati sia per alimentare la ricchezza educativa e culturale che questa multietnicità produce nel percorso formativo di tutti nostri alunni.